Smart working, ora inteso come “lavoro da casa”, è in realtà “una filosofia imprenditoriale che dà alle persone flessibilità e autonomia nella scelta degli spazi, degli orari e degli strumenti da utilizzare”.1 Non è quindi qualcosa che i governi si inventano ora che devono limitare gli spostamenti delle persone per evitare ulteriori casi di COVID-19 ma è un approccio al lavoro che esiste da un po’. In italia è una realtà in sempre più aziende ed è regolamentato da un’apposita legge del 2017. Chi però non ha mai avuto la possibilità di adottare questo approccio lavorativo si può trovare ora in difficoltà. In una situazione generale non semplice, alcune di noi sono invitate a lavorare da casa, spesso dal proprio computer e/o cellulare, e ad usare strumenti di comunicazione non familiari e/o dover gestire il lavoro con i colleghi a distanza.
Se anche tu sei tra chi si sente disorientata e non sa bene come gestire il tuo solito lavoro da una postazione diversa dall’ufficio senza compromettere la qualità e i risultati di questo, ecco qui alcune idee pratiche per lavorare bene anche da casa. E chissà, magari poi questa filosofia sarà ancora più comune nell’era post COVID-19, quindi perché non provare ora a capire come meglio sfruttare questa flessibilità.
Stabilisci una routine di lavoro. Decidi l’orario in cui cominci e finisci di lavorare, perché il lavoro deve essere solo una delle cose che fai durante la giornata, non l’unica. È anche fondamentale che, per ogni giornata di lavoro, hai chiaro il tuo programma di lavoro ossia come spenderai la giornata, se hai riunioni o chiamate a orari fissi e, in generale, quali so
no le priorità da completare assolutamente. Non dimenticare di inserire delle pause, sia per pranzare che per fare altre cose, non relative al lavoro ma ugualmente importanti (come bere dell’acqua, sgranchirti le gambe, giocare con il gatto, etc.)
Crea uno spazio dedicato al lavoro. Sia che si tratti di una scrivania in una stanza usata come studio in casa sia che semplicemente si usi il tavolo della cucina, è fondamentale avere uno spazio fisico che, per un preciso lasso di tempo, diventa il tuo ufficio. Dato che l’ambiente che ci circonda influenza la nostra voglia e capacità di lavorare, è importante che questo spazio sia organizzato e che, una volta terminata la giornata lavorativa, venga riassettato. Sedersi a un tavolo e non trovare la propria agenda o vedere i fogli con gli appunti dell’ultima riunione fatta sul tavolo in salotto mentre si mangia non aiuta, nè a lavorare bene nè a rilassarsi come ci si merita.
Indossa qualcosa che ti fa sentire bella e carica. Lo so che lo dicono tutti, e che proprio non ti và di indossare il completo o il pantalone elegante nero che solitamente metti in ufficio, e va benissimo. Ma stare tutto il giorno in casa, e quindi lavorare in pigiama o in tuta davvero non aiuta. Indossare dei jeans comodi, o dei leggins con un vestito che non stringe da nessuna parte, con un golfino che ti fa sentire bella fanno la differenza. Ce lo diciamo sempre, non dobbiamo vestirci e/o truccarci per gli altri, ma per noi stesse. E se in questo momento passiamo tanto tempo da sole, non dobbiamo amarci di meno. E comunque c’è sempre il momento post-lavoro per mettersi in tuta e rilassarsi con la maglia extra-large che tanto ci piace.
Cura il tuo corpo. Sei il tuo lavoro implica lo stare seduta per una serie di ore, trova un momento per muovere il tuo corpo. Bastano 15 minuti di yoga o stretching per una sana dose di energia. Fondamentale è anche tenere dell’acqua a portata di mano per tenersi idratati, e cercare di limitare la caffeina. Piuttosto, se fatichi ad avere l’energia che ti serve per affrontare la giornata, assicurati di dormire quanto serve per un risveglio sereno. Quando si stà tanto a casa si è tentati di fare tardi la sera, ad esempio guardando un episodio dopo l’altro della serie TV del momento, ma per quanto sembri piacevole la serata, la mattina dopo lo è molto meno. Parte del creare una routine giornaliera è anche quella di andare a dormire e di svegliarsi sempre allo stesso orario, e crearsi il proprio ritmo.
Evita le distrazioni. Le pause devono essere il solo momento durante l’orario di lavoro in cui controlli i vari social, accendi la TV, ti alzi per controllare cosa c’è in frigo, o giocare col cellulare. Il multitasking funziona poco se si vuole fare una cose bene e serve concentrazione. Se ti può aiutare, indossa delle cuffie per attituire i suoni circostanti o ascolta delle musiche che creano un suono bianco (white noise), ossia un rumore come suoni naturali di acqua che scorre o cinguettii, piuttosto che suoni d’ambiente stile biblioteca che in qualche modo ti isolano dal contesto. Su Youtube ne trovi tantissimi – occhio però a non rilassarti troppo!
Comunica. Quando si lavora da remoto è davvero importante mantenere un certo aspetto sociale, anche se in realtà non si è in ufficio con altre persone. Assicurati di far sapere su cosa stai lavorando, a cadenza settimanale o giornaliera, al tuo capo così come alle persone che sono alle tue dipendenze. È infatti molto facile cadere nella sensazione di essere gli unici a lavorare davvero, e questa frustrazione di certo non motiva a fare bene. Lo stesso vale poi per le chiacchiere durante la pausa caffé che a volte hanno il potere di migliorarci l’umore e la giornata in ufficio. Al di là dei canali personali bilaterali, può essere divertente e salutare avere un gruppo Skype o su Teams o nel social aziendale per scambiarsi una meme per il buongiorno o foto del backstage della propria postazione di lavoro, con il cane sdraiato ai tuoi piedi. Non solo è simpatico ma tiene alto lo spirito di gruppo in un momento difficile per tutti, individui e azienda.
Ci sono tanti altri modi per migliorare la propria vita lavorativa nonostante l’obbligo di lavorare da casa, così come ogni singola idea proprosta meriterebbe un discorso a sè. Se questo è un argomento che interessa a molte, fatemelo sapere nei commenti! Vale lo stesso per chi ormai è una campionessa di smart working: usa pure lo spazio commenti per condividere idee e consigli per chi si trova in questa situazione da meno tempo e ancora ha difficoltà a dare il meglio di sé.
Insieme ce la possiamo fare!
Un abbraccio,
Chiara
1 Osservatorio del Politecnico di Milano