Casa dolce casa – ep.3 la luna di miele

Solitamente quando si parla di “luna di miele” si fa riferimento al periodo appena dopo il matrimonio, quando tutto è magico e ci sono arcobaleni e unicorni ovunque. Ma questa espressione più in generale indica la fase iniziale di un nuovo periodo, raggiunto però dopo vari preparativi fonte di stress. E in questo senso comprare casa è un po’ simile ai preparativi per un matrimonio, quindi la luna di miele nella casa nuova si riferisce al primo mese, quando tutto rappresenta una prima volta. E sono proprio le prime volte quelle che creano emozioni contrastanti. Da una parte si vuole dimostrare (ai genitori, al proprio partner, alle persone vicine) che si è in grado di gestire tutto, ma dall’altra c’è la dura realtà, ossia che si è altamente impreparati anche per le cose più banali. Ma andiamo con ordine.

Prima di arrivare alla firma sull’atto del notaio, ho passato ore a cercare checlist o suggerimenti sulle cose da fare appena si compra casa. C’è chi dice che la prima cosa da fare è il cambio di tutte le serrature e del codice di cancelli e porte telecomandate, chi invece suggerisce una pulizia profonda prima di collocare mobili qui e là, altri poi si concentrano su come organizzare fin dall’inizio tutta la documentazione della casa. Ovviamente, da amante del planning e organizzazione, non ho potuto evitare di creare la mia checklist per essere sicura di non dimenticare nulla di importante e, allo stesso tempo, di far tesoro delle esperienze di altre persone. Il tutto in un nuovo journal dedicato alla casa (riesco sempre a trovare un buon motivo per avere nuovi oggetti di cancelleria! 😁). L’idea iniziale era persino quella di avere delle riunioni regolari con il mio compagno, con tanto di agenda presa da un video Youtube, per aggiornarci sul da farsi e prendere insieme decisioni di acquisti e altro. Puoi immaginare quanto poco di tutto questo sia successo davvero. E come nessuna di queste includesse il comprare i secchi per l’immondizia, che sono invece fondamentali fin dal primo giorno (l’abbiamo imparato a nostre spese, con tanto di stupore dell’operatore ecologico, sorpreso di vedere contenitori inusuali per l’organico!).

Alla faccia di ogni lista pre-definita, abbiamo dato precedenza ad altri aspetti legati all’avere una nuova casa, in un paese nuovo sia a me che al mio compagno. E quindi, come prima cosa, abbiamo preparato dei piccoli regali per i vicini della via, con tanto di bigliettino di presentazione con i nostri numeri Whatsapp. L’idea era non solo di partire con il piede giusto con i vicini ma anche quella di dar loro la possibilità di contattarci nel caso ci fosse bisogno. Sia quindi per eventuali eventi o lavori da fare nella via, che (molto più concretamente) per accertarci che avessere modo di contattarci nel caso ci fossero problemi a casa nostra mentre noi siamo all’estero. Perchè, per chi come noi spende la maggior parte del tempo fuori dall’Italia, i vicini sono davvero l’unica possbilità di lasciare la casa in sicurezza. Ecco un esempio concreto di qualche giorno fa. Mia mamma, terrorizzata dai topi, mi ha informato che c’era un topolino morto davanti al nostro portone. Abbiamo quindi chiesto al vicino di casa di controllare ed eventualmente toglierlo così da evitare odori strani a tutti e, come risposta, non solo si è occupato del topolino, ma si è anche reso disponibile a tagliare l’erba del giardino. (Si, siamo fortunati ad avere dei vicini super gentili!)

Stessa cosa con l’ex proprietario di casa, una figura chiave per capire meglio il posto in cui vivi. La nostra prima sera a casa l’abbiamo passata a fare un aperitivo con lui e a fargli domande su ogni quanto va cambiato il filtro dell’acqua, come funziona il forno o sulla situazione zanzare e cimici in casa (le prime quasi inesistenti, le seconde ormai le consideriamo nostre coinquiline). Questa sicuramente non è un’opzione possibile per tutti, ma se anche nel tuo caso chi ti ha venduto la casa aveva un legame particolare con questa, ci tiene a darti consigli e informazioni preziose che sicuramente non emergono in fase di trattativa d’acquisto.

Non sono però mancate le decisioni (e i problemi) relativi a questioni logistiche, in primis le utenze. Ed è qui che forse più che altrove emerge la non preparazione e quindi la possibilità concreta di prendere decisioni sbagliate. E diciamocelo, non è che le aziende che si occupano di servizi come acqua, gas o corrente elettrica rendono le cose più facili. Tra centralini che non rispondono, siti con mille documenti che chiedono informazioni che neanche due lauree ti aiutano a trovare, e la pandemia che riduce l’orario di lavoro in ufficio, è stata un’avventura. Senza parlare poi della scelta del fornitore che, in questo tempo di mercato libero e telemarketing, rende i più inesperti (come noi) davvero confusi su quale contratto sia la scelta migliore. Ed è proprio per queste tipo di decisioni che l’appoggio di altre persone, come l’ex proprietario, i vicini di casa, o parenti e amici può davvero fare la differenza. Non per fare necessariamente le stesse scelte che han fatto loro, ma solo per capire meglio come funzionano certi meccanismi. (Nel prossimo episodio vi parlerò poi delle prime bollette… per ora siamo ancora nella fase romantica!)

Dato che questo episodio è più di passaggio verso l’ultimo della serie, in cui davvero tireremo insieme le somme della situazione casa, e da lì condividerò con te il percorso da neo-proprietaria in tempo reale, non ci sono dei suggerimenti veri e propri che mi sento di dare. Ogni situazione è unica e, considerando la mia esperienza nel primo mese in casa, il messaggio che vorrei passare è: va bene essere impreparati e fare errori. Li hanno fatti tutti prima di noi, e li continueranno a fare. E’ normale e saranno poi simpatiche storie da raccontare alle cene con amici e parenti. Avere una casa da gestire (da sola o in coppia) non è facile e si migliora solo con l’esperienza. L’unica cosa che possiamo fare per evitare veri e propri disastri è quella di avvalerci dell’esperienza altrui. Attraverso un post su un blog come in questo caso, con checklist su Pinterest o video su Youtube, o grazie ad amici, parenti e vicini di casa disposti a condividere il loro percorso con te.

Quindi quale modo migliore di chiudere questo post con te che condividi la tua esperienza? Passo la penna (virtuale) a te e non vedo l’ora di leggere il tuo commento qui sotto. Sono sicura che imparerò qualcosa di nuovo.

Grazie in anticipo per i consigli,
Chiara

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